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  • Immagine del redattorefrancescafaustinelli

L'ESERCIZIO DEL GRAZIE



Ciao Sofy, buongiorno :-)

Oggi ti voglio raccontare di quella volta in cui ho ricevuto come compito l’esercizio del grazie.

E’ stata talmente traumatica che la ricordo ancora esattamente come fosse oggi.

Ai tempi, Cristina era la mia terapeuta, andavo da lei una volta alla settimana circa e rovesciavo sulla sua scrivania valanghe di lamentele e problemi a ogni seduta.

Un giorno qualsiasi, così, come un fulmine a ciel sereno, mi ha guardato, ha fatto un lungo sospiro e mi ha detto: “Per la prossima volta ti do da fare l’esercizio del grazie. Lo conosci?”

E io: “No, mai sentito. Cos’è?”

“Ogni giorno devi scrivere tre cose per cui sei grata su un quadernino dedicato a questo.

E poi la volta prossima me lo porti.”

Un moto di rabbia profonda e urlante si è impossessato di me: “Maccome!!!!Ti sto dicendo che non ne posso più, che annaspo nella cacca fino al collo, che sto male, che non c’è niente nella mia vita che va per il verso giusto…e tu mi chiedi di scrivere ogni giorno tre cose per cui sono grata? Neanche tre cose in tutto! Tre cose ogni giorno! Ma mi stai prendendo in giro???!!!”

Ero furiosa.

Da lei non mi aspettavo proprio di non essere capita fino a quel punto.

Lei mi ha sorriso con tutta la sua calma abituale, e mi ha detto: “Lo so come ti senti ora. Ma tu fallo. Poi ne riparliamo la settimana prossima.” e mi ha mandato a casa.

Nel viaggio di ritorno gliene ho dette dietro una valanga e sono arrivata alla conclusione che non ci sarei più andata.

Ancora oggi, quando penso a quel viaggio, mi rivedo e sorrido di me stessa e di come ero messa allora pur di scappare davanti a qualsiasi cosa, pur di evitare gli ostacoli che la vita mi mette davanti…


Nei due giorni successivi ho fatto finta di non avere nessun compito, anche perché tanto non ci sarei andata più…ma poi una parte di me ha iniziato a mettere qualche dubbio se quella fosse davvero una decisione buona per me…e un’altra parte di me, quella diligente e perfettina, ha cominciato a insistere sul fatto che i compiti vanno sempre fatti…

Beh, fatto sta che, molto malvolentieri, la sera del terzo giorno ho preso un quadernino, in copertina ci ho scritto “Grazie” e prima di dormire ho iniziato a riflette su cosa avrei potuto scrivere.

E lì, in quell’esatto momento in cui ho lasciato andare anche l’ultima resistenza, è successa la magia e finalmente ho capito il senso di tutto ciò.


E’ stato bellissimo Sofy, è stato come se il mio sguardo sulle cose che ho intorno da sempre fosse cambiato improvvisamente…come se il punto da cui osservo fosse cambiato…

Dal concentrarmi solo e continuamente sulla mancanza delle cose assenti all’apprezzare e amare la presenza di tutto ciò che al momento c’è…

E’ cambiato l’atteggiamento verso le cose della vita, è cambiata la percezione delle cose che ho intorno, è cambiata la vibrazione della mia vita…


Sai Sofy…da quel momento non ho più smesso di ringraziare Cristina per quell’esercizio, e sono certa che il mio pensiero le arriva forte e chiaro anche se non è più fisicamente con noi.


Non scappare mai davanti a una sfida, Sofy, abbracciati forte e accettala sempre e dai il meglio di te per affrontarla perché le sfide sono strumenti che l’Universo ci dà per aiutarci a migliorare.


Con amore <3

Tua fra

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